Tra un pò inizierà la stagione per la raccolta dei funghi e per chi ne è ghiotto, ora potrà deliziarsi guardando queste bellissime sculture.
Pino Travierso ha voluto scolpire dei tenerissimi porcini sul suo tagliere in noce, sul quale ha poi aggiunto uva, pera, melograno, mela e alcune foglie.
Altri scultori si sono sbizzarriti pensando agli umidi e ricchi sottoboschi, quando alla mattina presto con scarponcini, bastone e cestino si parte alla ricerca di queste prelibatezze.
Da scarsa “bulaiera” così si dice dalle mie parti, riconosco solo quattro qualità di funghi commestibili e non mi azzardo alla raccolta di altri, ma dei funghi così detti “non buoni” ammiro le forme e i colori.
Una colonia di funghetti. Forse questi nel bosco riuscirei a vederli.E poi ci sono gli scultori fantasy, che immaginano i boschi fatati abitati da gnomi, fate e favolosi villaggi brulicanti di omini operosi.Pino Travierso, con i suoi porcini ci fa anelare il periodo della raccolta, alle stanche serate impegnate alla pulitura dei funghi, alla preparazione delle ” burnie” sott’olio e alle graticole per l’essicazione pronte e profumate per l’indomani soleggiato. Così l’inverno si da l’assalto alla dispensa; alle cene con gli amici, un buon risotto con i funghi, due porcini in agro-dolce e magari l’assaggio dei salumi su un bel tagliere scolpito da Giuseppe.
Che bella idea….”.E poi ci sono gli scultori fantasy, che immaginano i boschi fatati abitati da gnomi, fate e
favolosi villaggi brulicanti di omini operosi”………un sogno ad occhi aperti.
e.
Bell’articolo e bravo Pino