“Il guardiano del bosco”. Uno gnomo in un centro industriale. Di Enrico Rimoldi
Qualcuno si chiederà cosa ci fa uno gnomo in città e per giunta in un centro industriale. Ma si sa che gli gnomi sbucano ovunque, basta che ci siano dei prati e degli alberi. Qui ci sono betulle, qualche abete, un “Pino”, delle siepi di lauroceraso e quest’estate addirittura piante di zucca.
Così una mattina “Il guardiano del bosco” ha iniziato a far capolino da un tronco. Certo si sentivano rumori assordanti di motore di motosega e poi altri ridondanti di ascia, mazzuoli e scalpelli…ma nessuno poteva immaginare di veder far capolino il capoccione di uno gnomo.Cappello, barbone, ricciolini e nasone uscivano timidamente da nodi , venature e spaccature. Giorno dopo giorno, eccolo, lo gnomo quasi pronto.Poi parto per le ferie e al ritorno lui è lì….di guardia. Già in pozione. Impettito a serio monito per chi volesse entrare nel laboratorio di scultura con cattive intenzioni. Che dire, sicuramente guarderà burbero noi “spaccalegna”, “grattacamole” o “geppetti” all’opera nella “demolizione” di tronchi. Speriamo che non faccia come Pinocchio, perchè non saprei cosa potrebbe succedere se un bel giorno lo vedessimo rincorrere qualcuno con il suo forcone!
L’unico a cui acconsentirà sempre l’uso della motosega e degli scalpelli, sarà il suo creatore Enrico Rimoldi a cui, tutti gli amici scultori, danno una ragionevole somiglianza alla scultura. Comunque il caro “Guardiano nel bosco” soffrirà presto di solitudine e necessiterà di una bella compagna gnometta. Allora! Presto all’opera!
Grazie Luisa, come il solito…un bell’articolo