Il gufetto e la lumaca di Giuseppe Travierso.
Il gufetto di Pino Travierso, fa capolino dal rifugio sicuro nella pancia dell’albero. Due occhietti tondi, l’espressione seria e compita, pacioso e sonnacchioso.
Un esempio di come si può sfruttare un nodo del legno. Certo un nodo di certe dimensioni, ma pur sempre un nodo. A volte incuneato nel tronco in modo tale da essere di difficile incisione.Ma qui sta la bravura dello scultore. Riuscire a far nascere dall’anima del legno una figura.Pino ha visto uscire dal suo pezzo di legno un gufetto e per non lasciarlo solo, ha scolpito una lucertola. Ignara del pericolo a cui si espone, passa sotto lo sguardo del famelico gufetto.Purtroppo non ho le immagini del gufetto finito ma rende già bene l’idea di come può essere da finito.
Poi, Giuseppe ha voluto deliziarci con una bellissima lumaca e grazie alle venature del legno il risultato della scultura è fantastico. Chissà quale altro animaletto avrà in cantiere lo sculture Giuseppe?