La scultura di Eolo

La scultura di EOLO e le foglie al vento. L’Eolo di Luisa Scaglia….il mio Eolo. Come l’ho immaginato, come l’ho scolpito.WP_20150626_001

I primi bozzetti e poi il disegno aggiustato da mani esperte, viste le mie lacune ….
WP_20160126_08_40_14_ProHo scolpito Eolo, prima con titubanza …avevo paura di sbagliare l’impostazione.  Ho tolto lateralmente legno in eccesso, per dare l’inclinazione giusta al verso delle foglie in fuga. Vivo in Val di Susa, la valle del Foehn . Per me, i primi tempi che mi ero trasferita in valle, è stato un incontro-scontro con il famoso vento. Nei tre giorni canonici, che di solito dura, non uscivo di casa. E se fosse venuta l’otite ai bimbi? E se l’aria piena di polvere  procurasse la congiuntivite, la faringite? E i rami poi….potevano sempre cadere ….E spingere il passeggino controvento? Dovevo mettere i sassolini nelle tasche del piccolo Andrea perchè il vento non lo portasse via? E la biancheria …avrei dovuto stenderla con chiodi e tasselli? Ci scherzo un pò su, ma per chi non ha mai provato l’ebbrezza del Foehn, quello che ora chiamo anch’io venticello, non ha idea cosa voglia dire vento forte.
WP_20160228_11_22_46_ProCosì Eolo è nato con le foglie come una criniera al vento. Anche in legno ha fatto penare. Un legno a zone spugnoso e difficile da trattare.WP_20160126_08_40_28_ProMa alla fine l’ho domato e via via il risultato mi appagava. Ho fatto tesoro dei consigli dei miei amici scultori con cui il sano confronto aiuta a modificare e a vedere con più criticità. La realizzazione della scultura di Eolo è riuscita con il carattere pacioso, buffo, impertinente, canzonatorio. WP_20160408_10_03_11_ProMi sono documentata su Eolo su Wikipedia e ne ho scoperte di belle su di lui. La mitologia greca racconta di un un bambino che insieme al suo fratellino gemello conducono una vita rocambolesca. Da adulto viene scelto da Zeus come custode dei venti rinchiusi in alcune anfore in una grotta del Mar Tirreno.WP_20160408_10_03_18_ProFinito il lavoro l’ho seppiato e stuccato. Si era fessurato durante la lavorazione. Poi due mani di tura pori e più mani di cera d’api.
WP_20160731_08_33_28_ProEd ecco la scultura del mio Eolo.