Teatro Farnese e Parma.

Teatro Farnese di Parma. Un’opera realizzata in legno a dir poco favolosa.

Il teatro  fu progettato e costruito dall’architetto Gian Battista Aleotti, su commissione di Rinuccio I duca di Parma e Piacenza nel 1618, all’interno del Palazzo Pilotta nel centro storico di Parma.

Furono utilizzati dei legni di abete rosso proveniente dal Friuli, stuccati e dipinti per farli sembrare marmo. Quello che vediamo oggi non è proprio l’originale. Il teatro durante la II Guerra Mondiale fu distrutto durante i bombardamenti e poi ricostruito secondo i disegni fortunatamente conservati.

Le sue dimensioni sono considerevoli, poteva ospitare 3000 spettatori in un salone lungo 87 metri, alto 22 e largo 32. Il palcoscenico misura 40 metri ed  ha un’apertura di 12 metri.Insomma, quando sono entrata nel Teatro Farnese sono rimasta a testa in su, non so quanto tempo. Tutto quel legno …ho pensato al lavoro immenso di tanti scalpellini, scultori, falegnami e al profumo di abete che poteva avere l’opera appena compiuta. Sarei potuta rimanere ore ed ore. Oggi viene saltuariamente utilizzato per rappresentazioni di opere e concerti, peccato che non abito a Parma!Ma nella visita al palazzo Pilotta e al Teatro Farnese era anche incluso il giro al museo adiacente. Li sono conservati alcuni pezzi delle statue che abbellivano il teatro tra cui il bambinetto in gesso delle foto qui sotto, in cui si può notare la tecnica con la quale venivano realizzati. L’anima in legno, imbottita di paglia e poi ricoperta e modellata con il gesso.La giornata è poi continuata con un giro nel centro di Parma, una cittadina in cui si respira storia ed arte. Ricca di chiese stupendamente decorate, palazzi di pregio e un via vai di gente indaffarata ma educata e in qualche modo rilassante.Le immagini che vedete ora sono del Duomo di Parma, con i suoi bellissimi leoni  e del Battistero. Qui sotto il Palazzo del Governatore con le Meridiane e l’Orologio solare con i quali si possono calcolare i mesi, il tempo vero e medio, le ore del giorno, i fusi orari, le costellazioni zodiacali, l’ora dell’alba e del tramonto e  altri complicati calcoli astronomici. A costruirlo fu il meccanico parmigiano Ferrari nel 1829 .  E per finire vi lascio ad un altro gioiello di Parma, la fanciulla di Leonardo da Vinci della “La scapiliata” del XVI secolo, terra d’ambra, ambra inverdita e biacca su tavola di legno. Visitate Parma ! Io di sicuro ci tornerò…magari con più tempo a disposizione per poter vedere tanto di più.