Una gnometta ghiottona

La mia gnometta ghiottona che intrepida sfida le altezze dei rovi di more pur di riempire il cestino ed arricchire le sue profumate crostate. Me l’ immagino mentre con le sue gambette corte e grassocce scorrazza nel sottobosco alla ricerca di qualche succulento frutto selvatico. Poi, caspiterina, che fatiche “ercoline” dover portare sulla schiena una lunga lunga e rilunga scala fin su alla meta! E poi…. e poi ore e ore a raccogliere le more, con il  naso rosso cicciotto e le guanciotte rubiconde la si potrebbe scambiare per un ……..

Ora però basta con le fiabe e le mie scorribande di fantasia…… che peraltro mi divertono molto ma sicuramente divertono un pò meno chi  deve leggere! Scusatemi ma non resisto …forse avrei dovuto scrivere racconti per bambini o forse per  folli? Mah !

Visto che questo è un blog di intaglio e scultura, vedrò di tornare al serio e al tecnico.

Allora! Mi è stato detto da un amico scultore: “Mi è rimasto un pezzo di questo noce chiaro, non so cosa farmene lo vuoi?”

“Certo che si !” gli risposi. E il pezzo di legno rimase fermo sul bancone da lavoro per un bel pò. Finchè un giorno, in biblioteca,  mi è capitato per le mani un volume sugli gnomi con splendidi disegni ispiratori. Ed è così che è nata la mia gnometta.

Il solito iter: disegno, scultura, levigatura e ancora levigatura. Poi indecisione su come rifinirla.

Alla fine ho optato, per la figura della gnoma e delle more, per il colore acrilico ed una finitura di impregnante in neutro opaco. Per il resto della tavola ho dato diverse mani di impregnante noce scuro effetto cera. Seppiatura e tocco finale in cera d’api che dà sempre, un effetto vivo al legno.

Mi ritengo soddisfatta del lavoro che ho fatto, forse risultato un pò scuro il colore,  ma non così negativo.

Arrivederci al prossimo lavoro nel mondo dei gnometti.