Lo scultore del vento BETTONI ANGELO GIUSEPPE.
Famose le sue foglie leggiadre, sottili, impalpabili che mosse dalla brezza volteggiano nella caduta dalla pianta madre. Ma poi tante altre sculture che colpiscono per la loro semplicità ma con una grande carica espressiva. Dei racconti di vita. Sculture nate da una materia viva, il legno, che trasmette palpabili aliti che lo scultore Bettoni ci regala. Dicono di lui…….
Solo alcune fotografie di foglie, anche se quelle scolpite sono tante e di varia forma, come sono tante le qualità dei legni dei nostri boschi.Bellissima la scultura che ho potuto fotografare quest’anno alla fiera di Sant’ Orso ad Aosta. Una giovane sognante, testa all’insù, persa nel suo mondo incantato, scolpita in legno chiaro di conifera (aimè non ho chiesto allo scultore, di quale essenza…) forse larice?
Guarda rapita il cielo, sulle punte dei piedi. Una ballerina? Una fanciulla che sogna di spiccare il volo nel vento?Volteggia sotto il cielo notturno, i ricami delle costellazioni, il movimento del creato. In una semplice camiciola, i capelli legati da un nastro.Oppure sotto una leggerissima pioggerella fine fine, liberatoria, rapita e felice, ad assaporare la vita. Viso perfetto, occhi con un leggero accenno di azzurro.Nel bosco, il vento, sotto le fronde urlanti dei pini, lo sguardo estatico, la carezza dell’aria sulla pelle, un ballo nella natura e per la natura. Tutto questo e ancora altro ci ispira la scultura di Bettoni Angelo.
Esperienze di vita, i sentimenti, i luoghi che ci circondano, i sogni o la nuda realtà. O nel caso di Bettoni il vento, la consapevolezza della libertà e chissà cos’altro ancora ?
Aristotele oltre ai quattro elementi naturali della nostra terra, acqua-terra-aria-fuoco, sosteneva che esiste un’altro elemento indispensabile, la Quintessenza, la più pura, il prodotto della fusione dei quattro elementi, che insieme rendono l’esistenza possibile.
Aria, il mondo dei pensieri, della libertà, del sapere, dell’errare, dell’essere impalpabile.
Bettoni scultore profondo.
Brava Luisa bell’articolo.
Grazie Enrico sempre gentile
I tuoi articoli invitano il lettore, ad osservare con molta più attenzione le sculture di cui scrivi e ad ammirarne i dettagli. Ogni scultore te ne sarà sempre grato. Brava Luisa