Appena posso vado alle fiere, sagre e manifestazioni dove si lavora il legno. Non posso farne a meno, ormai la scultura del legno mi è entrata nel sangue. Povere piante ….. le guardo e ci vedo già una forma da tirar fuori…..
Ed ecco che a Rivoli, mi imbatto in un banchetto con questi animaletti bellissimi e spiritosi.
Trichechi, foche, fenicotteri rosa…. magari non tanto nostrani…. ma visto che noi siamo abituati a vedere il nostro patrimonio faunistico scolpito in ogni sua espressione, non può che farci piacere curiosare tra quelli di questo scultore.
E oltretutto, chi ha mai visto tartarughe sciatrici amanti della neve che si scatenano sulle nostre Alpi ?
Poi ho viaggiato anche nel Nord e Sud America, fino all’Alaska e alla Terra del Fuoco rincorrendo questi bellissimi colibrì capaci di volare all’indietro, con le loro ali leggiadre.
Per chi ama la scultura del legno, sa che non si spreca nulla e anche la corteccia diventa indispensabile per dare carattere ad un pezzo.Ed è quello che ha fatto lo scultore di questi ricci. So che questo signore è di Biella, ma purtroppo non so il suo nome. In ogni caso un complimento per il suo lavoro.
Bell’articolo,lo hanno letto in parecchi, ma rimane il mistero dello scultore, svelarlo o non svelarlo? ??……..
Se si svela è perchè si sa chi è…..Io davvero non lo so. Ma forse qualcuno può svelare l’arcano. Simpatico Enrico
Lasciamo le cose come stanno, spero si sia risvegliata più curiosità tra i lettori.
ho visto solo oggi questa pagina sono giovanni barbera di crosa (bi)e sono l’autore degli animaletti in legno grazie per l ‘articolo
Grazie a lei Giovanni, i suoi animaletti hanno suscitato curiosità e ammirazione. Prima o poi avremo modo di rincontrarci. Buon lavoro. luisa
Complimenti sig. Giovanni per le sue opere e grazie Luisa
Ho poi scoperto il nome del sig. Giovanni! Spero di poterlo incontrare ancora e ammirare le sue nuove sculture. Ciao