Scultura. Lo sapevate che…..

Lo sapevate che esiste in Turchia
una tomba impossibile da violare, difesa nei secoli da gigantesche statue degli dei ?La prima volta che sono stata sul Monte Nemrut Dagi avevo appena compiuto 19 anni. Neo patentati io e Mario, mio marito, abbiamo attraversato la Yugoslavia di Tito e la Bulgaria, alla volta dell’Anatolia. Passato il confine tra l’austera Bulgaria del comunismo, ci siamo trovati catapultati nel caos colorato, chiassoso e commerciale della Turchia. Un vero choc. Tra le nostre mete avevamo in programma la visita della tomba di Antioco I.Mario ci era già stato con suo padre ,da piccolo, negli anni 70. Nulla era cambiato….così come l’abbiamo poi ritrovata nel 2002 quando ci siamo ritornati con i nostri bambini. Perchè tornarci ? Per curiosità, perchè è un posto magico, è un posto che emana forza.Per i miei figli è stata un’ esperienza di grande impatto. Dopo una lunga camminata nel buio della notte, hanno potuto rimirare l’alba dorata e fredda sul monte a 2150 mt, con attorno le gigantesche teste di guardia. Un gruppo di archeologi e di ingegneri, di stanza nel nostro stesso albergo, ci avevano spiegato di quanti sforzi e studi erano stati fatti per trovare il modo di espugnare la tomba di Antioco. I  sudditi lo avevano seppellito con i suoi inestimabili tesori, sotto un cumulo di pietrisco alto 50 metri e di diametro di 150 metri. Fin’ora non è stato trovato il modo di entrarvi.
Ma parlando di scultura, sono incredibili e bellissime le grandissime statue messe su tre lati del cumulo a difesa della tomba. Rappresentano gli dei,  Tyche, Zeus, Apollo, Eracle, Antioco I, la testa di un leone e di un’aquila simboli della dinastia di Commagene. I terremoti hanno decapitato le statue lasciando in piedi solo i corpi alti nove metri allineati a nord, a sud e a ovest. Alla base delle statue si possono ammirare le teste scolpite in una pietra che diventa rosata al calar del sole.Le incredibili statue furono scolpite sul monte, ma è tutto quello che ho potuto scoprire. Non so se le pietre scolpite sono state trovate sul posto o portate lì, come non si sa chi furono gli artefici e creatori di queste opere senza tempo che avrebbero dovuto essere visibile a chilometri di distanza, onorando la memoria di Antioco.

Forse un domani i miei figli porteranno i miei nipotini sulla tomba di Antioco, e chissà se qualche ingegnere sarà riuscito a trovare il sistema per arrivare al cuore del sepolcro. Io spero di no, spero che gli dei e le loro splendide effige proteggano Antioco dall’essere violato.