Scultura di Gesù Bambino di Enrico Rimoldi.
Scultura di Gesù Bambino….così vi racconto come Enrico ha dato vita ad una sua nuova scultura.
Si inizia così…. con un modello in plastilina. Servirà a ad ottimizzare i tempi. Con volumi già creati. Espressioni provate e modificate…. un togliere e rimettere materiale….dare una forma alla scultura.Si lavora con mirette o come le chiamano altri, occhielli, chiavette. Enrico non si limita ad usare attrezzi in commercio, ma crea forme e punte per ottenere un miglior risultato della scultura.
E poi Enrico passa al legno. Scolpisce un legno di carpino alto 60 cm. Procede con il prendere visione del pezzo, le venature, la forma, la consistenza del legno.Si disegna e si parte ad incidere la forma della testa …. si danno i volumi più bassi e via via sempre più su.Il viso bel Gesù Bambino fuoriesce; prima solo accennando occhi, naso, bocca , zigomi……si scolpisce e si ridisegna …..più e più volte……Dal viso si passa al corpicino fasciato in una camiciola abbellita da legacci in cuoio.Qualcuno si chiederà perchè Enrico Rimoldi ha voluto scolpire con queste fattezze atipiche il suo Bambin. Siamo abituati all’interpretazione classica barocca o gotica della natività. Il Gesù bambino è tutti noi, in tutti i poli della terra e perchè no….anche nelle tribù indiane….. o nell’universo fluttuante …..Quasi finito attende di essere adagiato nella sua canoa, scelta non casuale ma come messaggio profondo di vita. Acqua flusso e sorgente di vita.Per rendere una scultura unica, originale, occorre fantasia, coraggio e a volte anche un pò d’ intraprendenza.
Ma anche quando le forme non sono classiche ma fuori dal comune, come quelle del presepe della foto qui sotto, dove Maria e Giuseppe sono sospesi nell’aria e Gesù Bambino non è nella sua solita mangiatoia, il messaggio della natività arriva ovunque ed interpretato da tutti. L’armonia e la bellezza dell’opera ripaga di tanti sacrifici .